Spesso dicevo che la vita era uno schifo. Anche quella frase mi stava fregando, perché avrei dovuto dire: ‘La mia vita è uno schifo’.
Allora, magari avrei iniziato a chiedermi se potevo fare qualcosa per cambiarla. Se era tutta colpa del destino, del caso, della sfortuna, o se invece anch’io ne ero colpevole. Perché dire che la vita fa schifo è come dire che non c’è niente che si possa fare. Che bisogna accettarlo come un dato di fatto imprescindibile. Fortuna che poi ho cambiato idea. Fortuna che ho capito che la mia vita ha un valore e quel valore glielo do io con le mie scelte e con il coraggio delle mie decisioni. Ho imparato a pormi una domanda ogni sera prima di addormentarmi: cosa hai fatto oggi per realizzare il tuo sogno, la tua libertà? Alla seconda sera in cui mi sono risposto: ‘Niente’, ho capito quanto in fondo una parte del problema fossi io.
Quindi, o smettevo di lamentarmi o iniziavo a darmi da fare .
Allora, magari avrei iniziato a chiedermi se potevo fare qualcosa per cambiarla. Se era tutta colpa del destino, del caso, della sfortuna, o se invece anch’io ne ero colpevole. Perché dire che la vita fa schifo è come dire che non c’è niente che si possa fare. Che bisogna accettarlo come un dato di fatto imprescindibile. Fortuna che poi ho cambiato idea. Fortuna che ho capito che la mia vita ha un valore e quel valore glielo do io con le mie scelte e con il coraggio delle mie decisioni. Ho imparato a pormi una domanda ogni sera prima di addormentarmi: cosa hai fatto oggi per realizzare il tuo sogno, la tua libertà? Alla seconda sera in cui mi sono risposto: ‘Niente’, ho capito quanto in fondo una parte del problema fossi io.
Quindi, o smettevo di lamentarmi o iniziavo a darmi da fare .
Fabio Volo
Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive… Quelle
come me donano l’Anima, perché un’anima da sola è come una goccia
d’acqua nel deserto… Quelle come me tendono la mano ed aiutano a
rialzarsi, pur correndo il rischio di cadere a loro volta… Quelle come
me guardano avanti, anche se il cuore rimane sempre qualche passo
indietro… Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando
lo trovano, tentano d’insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo… Quelle
come me quando amano, amano per sempre… e quando smettono d’amare è solo
perché piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della
vita… Quelle come me vorrebbero cambiare, ma il farlo comporterebbe
nascere di nuovo… Quelle come me urlano in silenzio, perché la loro voce
non si confonda con le lacrime…
(Alda Merini)
Perché
la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una
sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia
di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. E a subirla ti senti ingannato,
beffato, umiliato. La vittima d’una ingiustizia che non t’aspettavi,
d’un fallimento che non meritavi. Ti senti anche offeso, ridicolo,
sicché a volte cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po’ di
sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s’accompagna alla gioia e che
spesso costa più del perdono.
(O. Fallaci)
Incredibile come il dolore dell'anima non venga capito. Se ti becchi una
pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare
presto-barellieri-il-plasma, se ti rompi una gamba te la ingessano, se
hai la gola infiammata ti danno le medicine. Se hai il cuore pezzi e sei
così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne
accorgono neanche. Eppure il dolore dell'anima è una malattia molto più
grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono
assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o
da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad
ogni pretesto ricominciano a sanguinare.
(Oriana Fallaci )