venerdì 21 ottobre 2011

lo Champagne a servizio dell' arte ? o l'arte a servizio dello Champagne? : PERRIER JOUET


La storia di  questa Maison inizia all'incirca due secoli  fa, quando  Pierre Perrier e Adele Jouet  fondarono  l'azienda, comprando  vigne da gente di  Champagne e riprendendo   la strada del  tappo  in sughero (Perrier li fabbricava), secondo  le cronache, si  mormora che furono  i primi  a ridurre  lo  zucchero   residuo  verso   lo "champagne "secco" . Gradualmente si  e'  giunte a quote mini da un 'asticella collocata all'origine tra 350 e 200g/litro. Il  fatto  che per permettersi  di  essere dei  CONSERVATORI (a ragione) bisogna essere stati  al  tempo  degli innovatori  coraggiosi, che la vedevano  lunga, anche perche'  no ..un pizzico  fortunatiL.a Maison Perrier Jouët visse gli anni della Belle Epoque europeo in prima persona, posizionandosi  con forza  sulla nuova corrente sociale ed artistica, l'Art Nouveau, sorta agli inizi di secolo con l'ambizione di concedere ad ogni obietto quotidiano una dimensione simbolica ed estetica. Dopo 50  anni  dalla  nascita della Cuvée Belle Epoque, splendida creazione nata dal connubio con l'anemone simbolo alla millenaria distillazione d'eleganza targata Giappone , e la necessita' di  caratterizzare al  massimo  la veste dei prodotti  di  casa per via della contraffazione. Progettato dal mitico Emile Gallé (epigono  dell'arte del design  "nouveau") per rappresentare il bouquet, perfezione e ricchezza di Perrier Jouët, e la sua natura, nella quale convergono creazione, tecnica ed artigianato. Aggiungiamoci  pure che proprio  in questo  periodo  le signore poterono (incrinando  il  maschilismo  dominante ) a bere un pochino  di  piu' cosa prima disdicevole. Nel  1969 venne il  lancio  mondiale, , col  gemellaggio  all'allora inconvertibile Chez Maxim, e l'anno  dopo  la presenza esclusiva al Ballo  dell Rosa di Montecarlo  , con una testimonial  di  eccezione ed eleganza Grace Kelly. La nuova veste e il  suo  testimonial , divenne il  cocco per i  nipotini  ricchi  (e assetati chic) d'America. Ma lo  Champagne.. si  sa non lo  fa la bottiglia, ma la famiglia Perrier  gia'  dal 1809  ci  avevano  visto  lungo, terreni  che correvano  da Ay, Dizy , Chouilly, a questo  negli  anni  si  sono  aggiunti  altri  tasselli  , con grand cru sulla Còte des Blancs, a Cremant , Bouron Leroy e du Midi. In totale 65 ettari. Facendo  diventare la Bella Epoque  la terza cuvée prestige piu'  venduta al  mondo 
 Di colore oro verde, riflesso di una magnifica lucentezza cristallina, la Belle Epoque Blanc des Blancs presenta un'effervescenza intensa, con bolle fini e regolari e lascia scappare note di fiori bianchi, miele e limone, con un lieve tocco di vaniglia. La versione Rosé, premiata col Bacchus di Oro, evoca aromi di frutti rossi, fresi del bosco e ribes e presenta una rosa salmonato.

Ambedue emergono in qualità e distinzione, valori per i quali Perrier Jouët presiede da duecento anni i tavoli dei migliori anfitrioni. Il suo Cuvee Belle Epoque trasuda l'incantesimo della sua epoca di splendore.

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