venerdì 14 ottobre 2011

BRANDY ITALIANO... PECCATO NON AVERCI CREDUTO DI PIU'



Il Brandy italiano  il  cui  nome e'  stato  dato  ufficialmente nel  lontano  1951 , deriva dalla distillazione di  uve provenienti  da tutto  il  territorio  nazionale vinificate naturalmente in Italia, le quali  vengono  distillate per due volte  in alambicchi, segue invecchiamento  in botti  di  rovere per un periodo  minimo  di  due anni  , da tutto  cio'  si  ottiene un prodotto  dalla gradazione alcolica non inferiore ai  38°, queste le caratteristiche che dovrebbe avere un vero  brandy made in Italy. La produzione di  questo  magnifico  distillato  si  differenzia dai  piu'  famosi  brandy  spagnoli e francesi , per  non avere una vera e propria zona di  produzione specifica, viene prodotto  in tutta italia a seconda delle produzioni  vinicole locali. Guido Fini Zarri e' un maestro  assoluto   nell'arte della distillazione , capace di  realizzare prodotti  di  classe , e di  grande piacevolezza superlativa. Ed e'  anche la prova del  livello  che il  BRANDY ITALIANO, avrebbe potuto  raggiungere  nel  suo  generis, se solo  i  grandi  produttori  avessero  seguito  le orme di Guido  sulla strada della qualita'  senza compromesso  alcuno. iI  brandy  millesimato  1988 - 21 anni ,si  tratta di  4 brandy  di  una sola annata,  prodotto  da distillazione di  vino  trebbiano tosco-romagnolo e'  stato  cesellato con metodo  discontinuo, (la maggior parte del brandy prodotto in Italia viene distillato in alambicchi di tipo continuo, mentre alcune distillerie  utilizzano alambicchi discontinui) in alambicco charentais che ne conserva le qualita'  migliori (Questo alambicco è costituito da una caldaia riscaldata a fuoco vivo e sormontata da un cappello con la tipica forma a cipolla, che continua in un tubo a forma di collo di cigno. Questo prosegue in una serpentina che attraversa un bacino refrigerante detto 'pipe)usato  per il cognac e l'armagnac, prosegue un lungo  invecchiamento  in botti  di  rovere da 350  litri. Il  suo  colore ti  entra nell'anima, dorato profondo, striato  da pennellate ambrate, il  bouquet fiorito  ti  entra diretto  nel  naso  e non va piu'  via. Spezie dolci, iris, cera d'api nocciole tostate e cuoio  grezzo ti  fanno  vivere momenti  intimi  e caldi. Al  gusto  il suo  bilanciamento e pieno che fanno  tornare a lunghi  ritorni  aromatici. Va bevuto a 18° nei  famosi  ballon  ,il  bicchiere va scaldato   nelle mani, nella tua poltrona preferita, con un buon libro  e un ottimo  sigaro. 

ballon da brandy









Brandy Villa Zarri




5 commenti:

  1. Sai cosa mi piacerebbe? Essere seduta al calduccio su una poltrona di fronte a te con in mano un "ballon" (che in triestino è quasi una parolaccia :-D )ed un pezzo di dolce (uno di quelli che hai preparato ieri pomeriggio) e raccontarci tante cose...buon fine settimana e bacio con schiocco :-)

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  2. Si lavora anche oggi, amori e anche domani.. dobbiamo trovare il modo di rivederci.. dobbiamo assolutamente farlo!!! ora vengo a fare una capatina sul tuo blog e voglio proprio vedere cosa fai di buono!!

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  3. Sono un pò preoccupata, non arrivano belle immagini da Roma :-(
    Ora vado a nanna, ho un pò di febbre...

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  4. Dimenticavo, mi piacerebbe che consigliassi ai miei lettori il vino da abbinare a qualche piatto, 2 righe...che te ne pare?

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  5. ciao tesorino mio, dopo due giorni di duro lavoro, riesco a risponderti solo ora .. poi Roma e' distrutta..sia moralmente che economicamente. ho letto della possibilita' di scrivere due righe per il vino in abbinamento.. per me va benissimo tesorino mio, certo che si lo faccio stravolentieri..

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