mercoledì 19 ottobre 2011

CAPITOLO 3 ) VINO PERSONALITY GIOVANNI SORRENTINO = MARISA CUOMO FURORE CON LA SUA COSTIERA AMALFITANA

Tocca a lui, il  napoletano  trapiantato  nella ridente Toscana..Solo  lui  riesce a farmi  ridere cosi... un mix di  allegria, simpatia, umorismo, lo  definisco  geniale nella sua comicita', eclettico  nella sua cucina, fantasmagorico  nell'essere Signore della Posillipo  bene in terra di  Chianti. Giovanni  Sorrentino  anche lui  mitico  food blogger Breakfast Per Cena ogni volta che si  racconta, che ci  racconta e' un esperienza da non perdere, anche quando  scrive, sa farlo  bene. Gentile , cordiale e buono e soprattutto  napoletano  100%, dove il Caffe' del  professore  circola nel  sangue per questo  dorme poco, nella mente ha  solo  le ricce (sfogliate) e nel  cuore porta o'mare e o Vesuvio. E'  da giorni  che cerco  di  capire quale vino  potesse rappresentarlo  al  meglio.. di  certo  un 5 grappoli  , visto  che e' un fuoriclasse.. E visto  che dopo  che avro' parlato  cosi'  bene di  lui  mi  regalera'  almeno  una decina di  arepas con cacio pera e Miele!!! Giusto Giova?  
Sono  giorni  che penso   che vino  abbinare a quest'eclettico Man  , che parla il  miglior  ItaloAmericano. L'uomo  che potrebbe doppiare un personaggio  dei "Soprano".. e allo  stesso  tempo andando in profondita potresti  scoprire un'anima tenera come quella della Pastiera Napoletana!L'uomo  che dice di  non sopportarsi, ma che tutti  amano  per la sua disponibilita', insomma dopo  tanti  pensieri  e dopo  tanti  ripensamenti  ho  deciso  che il  vino  per lui'  abbinato  non sara' un semplice vino, ma un vino  con vitigni  secolari , che hanno  radici  ben profonde, come lui  le mantiene per la sua Napoli! Mi sono  sempre domandata come puo'  un napoletano  emigrare al  nord, credo  che sia un trauma che non si  cancella, anche quando  si  mangiano  piatti  campani , ci  si  ritrova di fronte ad una miriadi  di  colori, i pomodori il  basilico i profumi  dell'aglio e del peperoncino.Chi  non ha mai  mangiato  l'impepata di  cozze con olio, limone , molto pepe nero e prezzemolo, la panzanella , pane raffermo inumidite e condite con pomodoro  cipolla, aglio  acciughe e basilico . La costiera Amalfitana da dove proviene questo  vino , lambisce il  mare come un merletto  antico, la strada e i  terrazzamenti  si  avvitano come dei  caldi  abbracci ai fianchi della montagna. La poca terra, faticosamente portata quassù a spalla, riempie le zolle strappate alla roccia.
E' questo, da secoli, l'insediamento dei vigneti che hanno conquistato la DOC, sotto la denominazione Costa d'Amalfi, con le tre sottozone di Furore, Ravello e Tramonti.Sono  terrazzamenti che hanno  dovuto  seguire l'anarchia della roccia, questi  cinque metri  di  roccia contengono  al  massimo  5 filari  di  vite.E qui va ricordato che il vignaiolo della Costiera è anche contadino e pescatore, perché in passato solo mettendo insieme il vino, i prodotti della terra e la pesca si riusciva a sbarcare il lunario. E anche il  nostro Giovanni  ogni  cosa che fa la sa far bene, cucina meravigliosamente, scrive  in maniera egregia, si intende di Armagnac, e' un biologo, e soprattutto un napoletano  100%.Far vino, qui, sulle balze dei Lattari, e in quei piccoli squarci di terra strappati alla roccia, ha sempre significato raggiungere un sapiente dosaggio tra le uve allevate: una composizione che non aveva regole fisse, ma che di volta in volta venivano suggerite dai diversi esiti della vendemmia.Degli antichi vitigni, che hanno fatto la storia e la fortuna di questi vini, molti sono ancora produttivi (e per giunta su piede franco, perché la filossera non ha infestato la zona) e conservano nella denominazione l'impronta della loro origine e del loro destino.Mi riferisco a vitigni come il Fenile, il Tronto di Furore, il Ripoli, il Pepella, la Ginestra fino al Tintore di Tramonti.
Si tratta di uve strettamente legate al territorio, e in qualche caso esclusive dell'entroterra amalfitano.Il  vino  abbinato  alla personalita del  mio  amico  Giovanni e' il MARISA CUOMO COSTA D'AMALFI  FURORE BIANCO FIORDUVA 2008 con uva ripoli 34%, Fenile 33%, Ginestra 33%, si presenta color Oro , ottima concentrazione, a profumi ampi che stordiscono di  fiori  di  ginestra camomilla, timo e salvia, agrumi  nespole e fichi d'India(non avevo  dubbi.. ma quanto  fico  sei?)si percepiscono  note marine (il  mare Sorrento ... il  tuo  mare)Perfetto equilibrio,vibrante freschezza..e grande persistenza... (quando  lo  incontri  non lo  scordi  piu')e per finire con una citazione famosa che calza a pennello di Henny Youngman "Dopo aver letto un elenco dei possibili danni che l'alcool puo' recare alla salute, ho smesso di leggere"

3 commenti:

  1. Giovanni dovete sapere che vive in una "casina, piccina, bellina..e c'è anche il canino", io l'ho adorato anche quando mi ha fatto la "doccia" con l'aceto delle papacelle :-D
    Buona giornata a voi!!

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  2. mi son persa un casino di "a" e di "H", per l'euforia e la voglia di pubblicare immediatamente il post, come dice Libera sono proprio una SOMARA, sto sui ceci in questo momento e mi faccio picchiare dal gatto ..SORRY!!!

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  3. Amiche mettetevi in fila....Giovanni l'ho inventato io!!!!!

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